Trovandosi in una posizione intermedia tra Umbria, Toscana e Lazio, l’Agriturismo Olmo Bello offre la possibilità di visitare una grande varietà di paesaggi naturali, città d’arte e  centri termali come :

CIVITA DI BAGNOREGIO: Situata a Nord del Lago di Bolsena è soprannominata “La città che muore” per via della progressiva erosione delle argille su cui è costruita. La cittadina è raggiungibile attraversando un ponte pedonale, dal quale potrete apprezzare i maestosi calanchi, tipiche formazioni erosive, in parte ricoperti da povera vegetazione, che si estendono per chilometri e chilometri. All'interno del borgo rimangono varie case medievali, la chiesa di San Donato, che si affaccia sulla piazza principale e dove al suo interno è custodito il S.S. Crocefisso ligneo, il Palazzo Vescovile, un mulino del XVI secolo, la casa natale di San Bonaventura e la porta di Santa Maria. DISTANZA DALLA STRUTTURA: 31 KM.

VITERBO: Capoluogo della Tuscia, la “Città dei Papi” possiede un vasto centro storico di epoca medioevale ricco di palazzi e musei. Facendo un giro per la città potrete ammirare le sue storiche chiese, le sue mura e torri medioevali perfettamente conservate, ed i suoi antichi quartieri, in particolare quello di San Pellegrino. Viterbo è inoltre famosa nel mondo per la festa della sua patrona, Santa Rosa, che si svolge ogni anno il 3 di settembre, dove un gruppo di oltre 100 uomini (i facchini di S.Rosa) trasportano a spalla una torre alta 30 mt, ovvero la Macchina di Santa Rosa, per le vie del centro storico suscitando emozione e stupore di fronte ad uno spettacolo di fede che ha pochi uguali in Italia .DISTANZA DALLA STRUTTURA: 27 KM

ORVIETO: Cittadina della vicina Umbria , Orvieto nasce in epoca etrusca per poi svilupparsi in epoca romana e medioevale. Da visitare e da ammirare il suo splendido Duomo, risalente al 1263, con le sua facciata gotica e con la ricchezza delle sue decorazioni. Da segnalare inoltre nel belliissimo centro storico i numerosi palazzi gentilizi ed il Pozzo di San Patrizio, edificato su progetto di Antonio Sangallo Il Giovane. DISTANZA DALLA STRUTTURA: 46 KM

PITIGLIANO: situata nella bassa Toscana, Pitigliano è uno dei borghi più belli d’Italia. Un luogo dove le case dell’abitato, costruite su di una rupe tufacea, formano con essa un corpo unico e pittoresco che ne fanno l’esempio più bello delle “città del tufo”. All’interno del borgo da visitare lo splendido Palazzo Orsini, il quartiere ebraico e la pittoresca piazza della Repubblica con le sue tre fontane. A pochi km di distanza da Pitigliano altri due piccoli ma bellissimi borghi da visitare : Sovana e Sorano, mirabili esempi di luoghi d’arte e di storia poco conosciuti ma di grandissima suggestione . DISTANZA DALLA STRUTTURA 30 KM

PARCO DEI MOSTRI DI BOMARZO: in questo piccolo centro vicino Viterbo si trova uno dei luoghi più singolari della Tuscia. Progettato dalla famiglia Orsini, il parco ospita una serie di monumenti raffiguranti figure mitologiche e grottesche che vi lasceranno a bocca aperta. DISTANZA DALLA STRUTTURA: 42 KM.

PALAZZO FARNESE DI CAPRAROLA: Rappresenta la dimora signorile più imponente costruita dalla famiglia Farnese tra il 1559 e il 1575. Con la sua forma pentagonale costituisce una struttura architettonica unica nel suo genere, mentre al suo interno sono presenti centinaia di affreschi realizzati dai più grandi pittori dell’epoca, su tutti il Vignola. DISTANZA DALLA STRUTTURA: 50 KM

RISERVA NATURALE DI MONTE RUFENO- Acquapendente:
La Riserva Naturale Monte Rufeno, istituita nel 1983, fa parte del sistema delle aree protette della regione Lazio e si estende per 2893 ettari nel territorio del Comune di Acquapendente dai 774 m delle “Greppe della Maddalena” ai 235 m del fiume Paglia, al confine con l’Umbria e la Toscana. Un lembo di territorio denso di ricchezze naturali e allo stesso tempo ricco di tradizione grazie ai suoi 34 casali abitati dai contadini fino a circa 50 anni fa; la pendenza dolce dei versanti, con prevalenza di rocce sedimentarie, mostra intensi ed imponenti fenomeni franosi oltre ad una fitta rete di torrenti. La flora è ricca di specie rare o rarissime spesso legate alle aree aperte e agli ambienti umidi e la fauna ospitail 30% delle specie italiane e il 54% di quelle presenti nel Lazio.fra gli uccelli, il biancone, il falco pecchiaiolo, il nibbio bruno, lo sparviere, la nitticora, il merlo acquaiolo; fra i mammiferi, il gatto selvatico, la martora, il barbastello, l’orecchione bruno, il rinolofo maggiore e il rinolofo minore, fra i rettili, il cervone e la coronella austriaca; fra gli anfibi, la salamandrina, il tritone crestato e il tritone punteggiato, infine, fra i pesci, il ghiozzo di ruscello.
DISTANZA DALLA STRUTTURA: 40 KM

RISERVA NATURALE DEL LAMONE – Farnese :
In uno degli angoli più solitari e remoti del Lazio, quest'area protetta custodisce un bosco aspro e selvaggio, a tratti impenetrabile, formatosi su una "giovane" colata lavica risalente al periodo compreso fra 150.000 e 50.000 anni fa .La Riserva è stata istituita nel 1994 e si estende su circa duemila ettari di grande importanza conservazionistica  Il 90% dell'area protetta è occupato da boschi, il restante 10% da aree agricole. I boschi sono per lo più cerrete pure o miste e mostrano a livello floristico un carattere a tratti mesofilo (come nei crateri lavici di collasso e in quasi tutto il settore più orientale della Riserva), a tratti termofilo (come sulle sommità degli accumuli di massi lavici e nel settore occidentale). Nel primo caso il cerro e' affiancato dal carpino nero, dal carpino bianco, dal nocciolo come specie caratteristiche; nel secondo caso dal leccio, dalla roverella, dalla fillirea a foglie larghe. Il fiume Olpeta segna parte del confine meridionale della Riserva; lungo il suo corso il bosco ripariale di salici, ontani e pioppi forma vere e proprie gallerie, creando con il gioco dell'acqua e delle rocce dei suggestivi giochi di luce molto amati dagli appassionati di fotografia naturalistica. A ridosso della Riserva il fiume Olpeta forma due bellissime cascate: la cascata del Pelicotonno e la cascata di Salabrone. Nella Riserva sono presenti anche alcuni importanti siti archeologici e storici con resti di necropoli, villaggi fortificati di vari periodi (Età del Bronzo, epoca etrusca, Medio Evo), fattorie e strade romane, pievi rurali, capanne di pastori e carbonai ancora usate negli Anni Cinquanta del Novecento. Di particolare suggestione il Sentiero dei briganti che percorre longitudinalmente tutta l’area protetta segnalando nascondigli e gesta dei briganti che a fine 800 imperversavano in tutto il territorio. Tra tutti  Domenico Tiburzi, il più feroce ed il più “longevo”, che per oltre 2 decenni “visse alla macchia” alimentando una leggenda che gli valse innumerevoli nomignoli dal “livellatore” al “Robin Hood della Maremma”.
DISTANZA DALLA STRUTTURA: 15 KM•